Ormai da anni è pratica comune inserire all’interno delle proprie email di marketing i cosiddetti campi dinamici (se usi mailchimp conoscerai bene la parola “merge tags”).
Si tratta in genere di testi dinamici (ma possono essere anche immagini, o azioni) che prendono forma diversa a seconda dei rispettivi valori contenuti all’interno dell’anagrafica dei singoli clienti.
L’esempio più comune e mainstream è il classico “Ciao [nome]” che dovrebbe dar la parvenza di star parlando direttamente con l’interlocutore, catturandone (è quello che si spera…) l’attenzione mentre scrolla distratto i tanti messaggi che gli intasano la casella Promozioni.
Che cosa c’è da capire? Non basta inserire il campo [nome] e poi fa tutto il software?
Non esattamente.
Il classico e più comune errore che si presenta quando si utilizza questo campo dinamico senza prestarci attenzione, è il fatto che spesso non conosciamo il nome di TUTTI i nostri utenti, ma solo di alcuni.
Questo capita ad esempio quando abbiamo due liste separate, una per i clienti e una per i potenziali clienti. Mentre sui primi abbiamo una serie di campi che hanno compilato obbligatoriamente per poter effettuare l’acquisto, dei secondi spesso abbiamo solo l’email, raccolta attraverso popup o form di iscrizione sul sito.
L’obrobrio che ne consegue è una e-mail dal subject “Ciao |*FNAME*|,…” dove il campo dinamico giustamente non viene valorizzato.
In altri casi, il software è abbastanza intelligente da capire che se non trova il nome dell’utente, non deve far comparire nulla.
A quel punto però possono sorgere altri problemi, come nel caso di “|*FNAME*|, scopri le nuove offerte…” che diventa ” , scopri le nuove offerte…” con una virgola messa lì a caso.
Per risolvere questo inconveniente basta un pizzico di logica condizionale.
Ogni software ha la sua sintassi, te ne presento un paio che utilizzo:
Bunting.com:
*|IF|*|FORENAME|*|**|FORENAME|*, scopri*|ELSE|*Scopri*|ENDIF|*,
Salesmanago.com:
[#if $name$]$name$, scopri[#else]Scopri[#end]
Inserendo queste stringhe, succede una cosa semplice: se è presente il nome del contatto, comparirà “Marco, scopri…”, mentre se il software non riconosce alcun nome, comparirà “Scopri…” in maiuscolo, senza alcun riferimento ad un nome.
Questo ti aiuterà a dare più serietà alle tue comunicazioni, e a non farti prendere in giro dai clienti! 🙂